Il nuovo progetto della compagnia è un sistema di gioco basato su processori innovativi capaci, grazie all’uso di processori di nuova generazione, di fornire esperienze grafiche avvincenti agli utenti delle slot, che sempre più sperimentano soluzioni multischermo e ad alta risoluzione
Arriva da Advantech-Innocore il sistema DPX-E145, che fa del fattore “grafica” uno dei punti cardine nell’esperienza di gioco con le slot machine, confermando in questo senso una tendenza già presente nella prospettiva degli sviluppatori delle slot – fisiche e online – nonché nelle esigenze degli utenti appassionati, i quali sono sempre di più alla ricerca di un impatto visivo coinvolgente, grazie anche alle modalità multischermo e alle opzioni di alta risoluzione.
Nel nuovo DPX-E145, destinato appunto al mercato del casinò, a garantire questo tipo di approccio è sicuramente l’utilizzo di un processore Intel Core di undicesima generazione, con un massimo di 96 unità grafiche di esecuzione e quattro porte DisplayPort DP ++; il tutto completato dalla scelta tra prestazioni in dual o quad core, e in combinazione peraltro alla grafica Intel Iris Xe nonché a una memoria che raggiunge i 12 MB.
Un’evoluzione tecnologica importante per le slot, che da apparecchi analogici si stanno sempre di più trasformando in raffinati strumenti di gioco, i quali spesso implementano anche musiche ed effetti sonori capaci di fare la differenza, amplificando le tematiche di riferimento, come nel caso delle slot online offerte dai maggiori operatori legali, su cui le principali software house lavorano per garantire esperienze uniche e inclusive.
Un caso esemplare in questo senso è Microgaming, tra i cui migliori prodotti ci sono Book of Oz e Immortal Romance, ma anche Lara Croft Temple and Tombs: ad esempio, giocando con i free spins alla slot ispirata al Mago di Oz, gli utenti possono ritrovare le atmosfere della Città di Smeraldo grazie a simboli scatter dedicati, tra i quali proprio quello del protagonista del libro – prima che della slot -, la cui comparsa su 5 rulli potrebbe amplificare di molto la puntata iniziale.
Oltre a Microgaming, però, varie sono le software house che si dedicano alle trovate grafiche in ambito slot: ne è un esempio la svedese NetEnt, che ha introdotto sul mercato le prime slot machine in 3D e che ha lanciato titoli come Gonzo’s Quest, apprezzatissima dal pubblico anche per le animazioni e per l’intro in tridimensione.
Un modo per differenziarsi dalle classiche slot bidimensionali, e che fa comprendere come l’ambientazione di gioco – strettamente connessa alla grafica – sia sempre più proiettata verso la Digital Revolution