Ma lo spam è una casa che non colpisce solo la posta elettronica ma anche Twitter. Chiunque utilizza il microblogging del canarino azzurro, infatti, avrà ricevuto almeno una volta richieste di follewers che, in realtà, non sono inviate da persone reali ma da sistemi automatizzati che hanno come unico scopo quello di inondare di spam la vostra homepage.
Per fortuna esistono forme di difesa contro lo spam anche per Twitter, proprio come avviene per la posta elettronica. In questo caso un ottimo strumento contro lo spam è TwitBlock che ci consente di analizzare i followers per cercare di capire se si tratta di persone reali effettivamente interessate al nostro profilo e ai nostri tweet oppure se al contrario si tratta soltanto di Bot.
TwitBlock, in particolare, presenta due funzionalità, quella “Fan or Spam?” e quella cosiddetta “Bot or Not?“. In entrambi i casi il sitema ci consente si analizzare i vari profili, nel primo caso profili che fanno già parte dei nostri followers, nell’altro profili che vogliamo esaminare prima di far diventare followers.
Alla fine dell’analisi TwitBlock ordina i vari profili in base al punteggio ottenuto, più è alto il punteggio più è probabile che si tratti di bot, mentre se il punteggio è inferiore a 20 non ci sono rischi.
Per ogni profilo il sistema indica oltre al punteggio ottenuto anche un apposito pulsante che consente di bloccare il profilo e il pulsante “analyse” che consente di visualizzare i risultati dell’analisi in modo più dettagliato.
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