Questa mossa della casa di Cupertino può essere spiegata in diversi modi, a primo impatto sembra essere un’ottima contromossa per combattere la pirateria, ma c’è già qualche sviluppatore che non è proprio contento della novità.
Un esempio è il caso dell’applicazione MapQuest (una sorta di navigatore satellitare venduto solo in Usa) che prima veniva venduta ad un prezzo di 0.99$ e poteva essere usata come versione di prova per 14 giorni, mentre ora viene venduta a 3.99$ per un mese di utilizzo, come scritto sul blog degli sviluppatori, a causa delle “restrizioni di Apple.”
Comunque, l’In-App Purchase è sicuramente una cosa positiva per le case produttrici, infatti ora potranno controllare con dati sicuri le vendite, in quanto è per ora impossibile avere un’applicazione piratata con le funzioni aggiunte dall’In-App.
Soprattutto le software house non dovranno più creare una versione Lite (con meno funzioni) delle proprie applicazioni, ma sarà sufficiente rilasciare un’applicazione base che verrà usata dall’utente come test, e poi tramite l’In-App permettere lo sblocco completo del programma stesso.