Sebbene l’utilità di cambiare la risoluzione del display di un dispositivo Android sia ignota ai più, esistono delle applicazioni che consentono di farlo. Una di queste si chiama Resolution Changer, però è necessario che il device in questione sia “rootato”.
Resolution Changer propone un’interfaccia minimale e semplice, e funziona ugualmente bene su smartphone e tablet. All’avvio dell’applicazione viene mostrato un menu chiamato Display Scaler, in cui bisogna scegliere il tipo di dispositivo, prima di poter selezionare la risoluzione desiderata. Le scelte del menu sono Tablets, Phones, Custom e Fixes.
Dopo aver selezionato il tipo di dispositivo si potrà scegliere l’aspect ratio preferito, tra 16:10, 16:9 e 15:9, inoltre è anche possibile modificare alcune opzioni relative ai DPI, anche se questa opzione è disponibile solamente nella versione a pagamento dell’app (1,58 euro), così come l’opzione Custom Resolution.
Solamente dopo che l’utente ha selezionato l’aspect ratio vengono mostrate le risoluzioni disponibili: per esempio su Nexus 10 dopo aver scelto come aspect ratio 16:10 le opzioni messe a disposizione sono 1920×1200 e 1280×800. Selezionando una risoluzione lo schermo subito passerà a quella risoluzione, per ritornare alle impostazioni precedenti è necessario accedere al menu Fixes.
La prima opzione del menu Fixes è quella che consente di ripristinare le impostazioni di default, chiamata Reset display, mentre la seconda opzione di questo menu prende il nome di Fix navigation keys, e serve in particolare per sistemare in automatico i problemi grafici che si possono verificare dopo il cambio di risoluzione, che colpiscono soprattutto i tasti di navigazione.