Come tutti voi ben saprete il regime Cinese applica la censura praticamente ovunque: dalla stampa alle reti televisive, fino ad estendersi anche sul Web.
Nei giorni precedenti in Cina è arrivata la censura anche per la versione on-line del famosissimo quotidiano americano: il
New York Times
A diffondere questa notizia è stato proprio il NYT. Pechino momentaneamente non risponde a nessun tipo di domanda riguardante l’accaduto.
Il New York Times non è il primo quotidiano ad essere censurato in Cina: in passato anche la BBC e altri famosissimi portali sono stati resi inaccessibili alla popolazione Cinese.
Fortunatamente coloro che possiedono abilità al di sopra della norma in ambito informatico, possono, tramite i proxy, accedere a qualsiasi portale, diffondendo poi una copia esatta di tutte le notizie agli internauti cinesi, a sbaffo delle autorità.
Bisogna sottolineare che durante le Olimpiadi tutti i quotidiani esteri erano accessibili senza problemi. Terminati i giochi Olimpionici, piano, piano, moltissimi siti sono diventati nuovamente inaccessibili. A quanto pare Pechino ha la coscenza abbasta sporca…
Approposito… Almeno 54 utenti di internet in Cina, tra cui giornalisti e attivisti per i diritti umani, sono attualmente in carcere soltanto per aver utilizzato la Rete.
La tecnologia che permette al governo di bloccare e filtrare i contenuti di internet è stata sviluppata da Yahoo!, Microsoft e Google.