Pagamenti cellulare scalzano i contanti

Il nostro Paese, tra quelli in Europa, è quello dove c’è ancora un’elevata evasione fiscale. Questo anche perché gira tanto, troppo contante con la conseguenza che le operazioni non tracciabili fanno perdere soldi all’Erario in quanto i contribuenti poco onesti non le dichiarano.

Nei mesi scorsi è stato introdotto ai pagamenti in contanti il limite dei mille euro, e questo in futuro potrebbe essere ulteriormente ridotto proprio come misura anti evasione. In ogni caso anche in Italia si presenta particolarmente vivace il mercato dei pagamenti senza contante, ed in particolare quelli che sono effettuati con il telefono cellulare.



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Nel 2012, infatti, il mobile payment in Italia ha generato un volume di transazioni che ha sfiorato il miliardo di euro con un incremento pari a ben il 30% rispetto all’anno precedente. A metterlo in risalto è stato il sito Internet Aduc.it in base ad un Rapporto a cura dell’NFC & Mobile Payment del Politecnico di Milano.

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Ma cosa pagano con il telefono cellulare gli italiani? Ebbene, una quota rilevante in controvalore, quasi la metà, riguarda l’acquisto di contenuti digitali con in testa la musica. E comunque cresce l’utenza che in mobilità compra i biglietti per l’autobus e per il parcheggio, e quella che paga i bollettini postali e, in generale, acquista beni e servizi. Questa crescita è alimentata dalla tecnologia ed in particolare da uno standard destinato a rivoluzionare il mobile payment. Trattasi della tecnologia Near Field Communication (NFC).

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