La legge italiana, ad ora, prevede un importo massimo di iscrizione pari a 100€, fissato come tetto ma che in futuro forse potrà essere alzato. Secondo un recente studio si nota come molti lavoratori si dedichino al poker durante le fasce orarie di solito destinate alla pausa pranzo, ossia dalle 13 alle 14.30.
Questo dato fa pensare al fatto che anche i lavoratori sentano la crisi, e provano ad arrotondare (chi con successo e chi no) lo stipendio mensile.
I dati del mese di maggio sono impressionanti, gli italiani hanno giocato 197.6 milioni di euro online, con un giro di affari che non accenna a diminuire. Questo dato segna un aumento del 7% rispetto al mese di aprile.
Nei primi 5 mesi del 2009, il totale di euro giocati dagli italiani è di 845.7 milioni e si stima che entro la fine dell’anno la cifra supererà i 2 miliardi di euro.
Tra le varie poker room (programmi per giocare online) la quota maggiore del mercato è ancora di Gioco Digitale con il 31.1% di market share, Microgame si piazza al secondo posto con il 25.5%. Lottomatica ha incassato 134 milioni di euro nel 2009 grazie al poker online.
Lo Stato incassa il 3% su ogni torneo, quindi a fine anno dovrebbero entrare nelle casse statali circa 600 milioni di euro.