Dopo aver nei mesi scorsi organizzato una protesta, oscurando il sito Internet in italiano, la società di Jimmy Wales torna quindi a protestare contro le cosiddette “leggi bavaglio”, stavolta negli Stati Uniti. Trattasi, nello specifico, della cosiddetta SOPA, la Stop Online Piracy Act che non è altro che una legge contro la pirateria online attualmente in discussione in America al Congresso.
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Neanche a dirlo, trattasi di una legge fortemente appoggiata dalle major tradizionali della musica e dai produttori cinematografici di Hollywood. Ma come al solito queste leggi, oltre magari a contrastare efficacemente i pirati, i ladri ed i furbi, rischiano di limitare fortemente la libertà di espressione ed il libero pensiero che in Rete invece dovrebbero essere garantiti.
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E così Wikipedia, sito Internet che continua a finanziarsi con le donazioni senza aver mai messo un banner pubblicitario in nessuna sua pagina, non ha perso tempo nell’organizzare una protesta alla quale guardano con interesse, e con un appoggio tacito, anche i principali social network utilizzati in Rete dagli internauti. Domani tutti coloro che vorranno consultare il sito Internet di Wikipedia in inglese rischiano di conseguenza di non poter accedere ai contenuti a fronte di una protesta da parte dell’enciclopedia che dovrebbe durare tutta la giornata.