Con Marco Palombi e Paolo Werbrouck, seguiti poi da Fabio Cabula, nacque l’idea di offrire agli italiani un modo semplice per gestire e creare il proprio blog, senza troppe difficoltà e si diede vita a Splinder. Ora però con l’avvento di WordPress, che guadagna anche con la vendita delle proprie risorse, e numerose altre realtà ben più spietate ed organizzate è diventato difficile sopportare il pesante gravare delle spese in confronto allo scarso rientro di ricavi pubblicitari. Per le piattaforme italiane è difficile competere con quelle internazionali, afferma sempre Santagata: i ricavi pubblicitari sono degli utenti, non di certo della piattaforma. Il mondo del blogging non è però in declino, bensì in riqualificazione e tutti dovranno adattarsi alla realtà dei social network e delle novità che stanno nascendo giorno dopo giorno.
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