Il Rapporto, realizzato su un campione di società italiane quotate in Borsa, quasi trecento, rivela come ci sia correlazione tra l’utilizzo di software pirata e quelle che sono le variabili economiche e finanziarie del sistema imprenditoriale del nostro Paese.
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In accordo con quanto reso noto da Microsoft Italia con un comunicato ufficiale, anche quella relativa ai software illegali rappresenta una concorrenza sleale in un Paese come il nostro che purtroppo, ad oggi, è il secondo in Europa per contraffazione stando alle stime della Business Software Alliance (BSA) nel suo ultimo Rapporto annuale.
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Nel dettaglio, rispetto ad una media europea di tasso di pirateria pari al 34%, in Italia siamo quasi al 50%, al 48% circa per l’esattezza in accordo con le ultimissime stime aggiornate della Business Software Alliance (BSA). E’ un danno pesante per chi detiene la proprietà intellettuale, ma anche per le imprese oneste con conseguenti distorsioni nell’economia e, come sopra accennato, un impatto negativo complessivamente su tutto il sistema Paese.