Entrando nei particolari, tutti questi soldi sono necessari in quanto 763.85 milioni serviranno per le opere civili, 617.66 milioni di euro saranno utilizzati per la fornitura di hardware e software mentre 89.81 milioni verranno destinati alla progettazione e alla ricerca tecnologica delle nuove infrastrutture.
Nel disegno di legge sullo sviluppo e di riforma del processo civile passato al Senato lo scorso 26 maggio sono già previsti 800 milioni di euro, questi capitali arrivano in grande parte dai fondi FAS per le aree sottoutilizzate e vanno ad aggiungersi 264 milioni di euro dei finanziamenti pubblici.
Il governo italiano ha in mente anche di usufruire dei fondi europei per la cifra di 188 milioni, di cui la metà comunitari e l’altra metà quota della parte destinata all’Italia.
Romani ha tenuto a precisare come i soldi provenienti dal fondo europeo saranno sfruttati nelle zone rurali dove sussistono problemi di sviluppo tecnologico. Aggiunge però che servono ancora 210 milioni di euro da parte dei privati per eliminare questa differenza denominata digital devide.
Mentre per il progetto molto più ambizioso di creare una nuova rete di fibra ottica tutta italiana servirebbero circa 10 miliardi di euro e ovviamente l’intervento di Telecom.