A rivelarlo è il sito Internet della G Data, www.gdata.it, nel sottolineare come un hacker abbia prima attaccato questi siti sottraendo dati sensibili, e poi questi dati sono stati diffusi in segno di protesta.
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Nel dettaglio, l’autore delle violazioni di questi siti, appartenenti a club calcistici di Italia, Olanda, Spagna, Grecia e Germania, ha fatto presente come da un lato le squadre di calcio macinino profitti, e dall’altro invece il ceto medio si sta sempre più impoverendo a causa di una pessima congiuntura.
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Insomma l’hacker ha preso a pretesto la crisi finanziaria ed economica per sferrare l’attacco con la G Data che, dopo aver avvisato dell’accaduto i siti Internet dei club calcistici, si è messa a disposizione degli stessi al fine di fornire tutta l’assistenza che dovesse rendersi necessaria.