Rispetto alla versione di SATA 2.0, questo upgrade fornisce velocità di trasferimento ben due volte superiori. E’ bene dire come oggi anche con l’avvento dei dischi SSD, sia molto difficile superare la banda di saturazione dei SATA 2.0 però ormai si sta raggiungendo il limite.
Solamente per portare un esempio, sul mercato enterprise esistono già da tempo SSD in grado di operare trasferimento di file alla velocità di 3 gigabit per secondo.
Nel settore enterprise l’arrivo del SATA 3.0 segna un ottimo passo avanti, rendendo questo una valida alternativa a SAS nei sistemi RAID. Parlando di personal computer per l’utente medio non ci saranno cambiamenti, infatti, è già difficile saturare un disco SATA di prima generazione con il normale flusso lavorativo di un pc “casalingo”.
Due funzioni dei nuovi SATA sono la NCQ ossia “Native Command queing” che permette di migliorare lo streaming di flussi video, e la LIF ovvero “Low Insertion Force“ che è un nuovo tipo di connettore per i dispositivi di storage da 1.8 pollici.
Sul mercato i SATA 3.0 arriveranno probabilmente questo autunno ed il loro annuncio è previsto per il Computex 2009 che si terrà a Taiwan.