I cittadini laziali coinvolti nel passaggio analogico-digitale saranno ben 4.5 milioni, 166 i comuni coinvolti, e tutti dovranno acquistare un decoder in grado di ricevere il segnale del digitale terrestre. Da notare come Piero Marrazzo, il presidente della Regione Lazio, avesse chiesto un rinvio della transizione in quanto preoccupato dai possibili problemi che potrebbero verificarsi, basta vedere l’esempio piemontese.
Infatti in Piemonte è successe un vero e proprio casino, dopo che molti utenti non riuscivano a ricevere nessun segnale dal decoder, si è scoperto che molti impianti erano vecchi e non potevano funzionare con il nuovo segnale.
Da qui le dichiarazioni di Renato Boninsegni, responsabile Installazione e Impianti della CNA piemontese, il quale ha dichiarato che il messaggio che passa ai cittadini è fuorviante, in quanto non è vero che non serve nessun intervento sull’antenna, anzi, sono molte le case nelle quali si dovrà intervenire per rendere compatibile l’antenna al segnale digitale.
Oltre a tutto questo ci sono anche le richieste delle televisioni private, le quali giustamente chiedono una frequenza ciascuna per trasmettere sul digitale terrestre.
Comunque, Paolo Romani, viceministro alle Comunicazioni si dice ottimista sul fatto che le date saranno tutte rispettate.